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Utente eliminato
Pubblicata il 13/08/2018
Ondeggia il silente manto
su anfratti d’ormai domata alma
che gemente assister dovette in progression di generazione
alla violenza di persistente defenestrazione.
del profano desiderio di speme si rivela l’untore
e velenoso reca ‘l sorriso e incantatore
preciso è il suo urlo, e nondimen fremente
“nulla attender devi dalla lingua né dal cuore della gente”.
a lucido si tira lo sguardo incupito
di chi l’essenza dell’uom ha ormai capito.
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