Procedo con passo felpato,
a seguire la mia ombra,
che come guida incantata
traccia il sentiero del ricordo.
non mi sporgo in avanti,
nulla voglio sapere di ciò che sarà,
e, intanto, così procedo,
dinanzi a me l'incerto,
forse un destino già scritto.
la mia ombra porta seco le mie paure,
disvelarle non vuole, essa stessa le teme,
vuole assolvere al suo compito,
passo dopo passo pone nel solco passato,
ciò che istante dopo istante si presenta
innanzi al passo felpato.
non voltarsi indietro è la regola,
ciò che è stato ormai non è,
e' quell'infinitesima parte di me
che giace nel sentiero del ricordo.
ho da superare me stesso
passo dopo passo,
ma sporgermi in avanti non voglio.
li' v'è il mio destino, che allora è già scritto
e potrei essere un morto che cammina
o un vecchio arrivato ormai alla soglia del non ritorno o un giovane vigoroso nel pieno della vita.
la mia ombra tiene il passo
e condivide con me il mio tutto,
il mio essere nonostante tutto.