PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 18/07/2018
Lieve ti sia sempre 'l comporti delle mie mani
legno che a me giugnesti in candor divino
perch'io a modellarti avessi per suoni sacri e profani
e la tua informità mutassi in tenero violino.
in te dolcezza di torrone odo e maestà di torrazzo
germoglio vivo figliuol del suol di Cremona
austera melodia oppur di capriccio se' tu sollazzo
in quel vibrar di corde ch'indomito suona.
a guisa del lieto scorrazzar del timido coniglietto
viaggia su te il sempre gravido archetto
il liuto tuo sempre recar sappia qual orgoglioso e inesausto fiato
di Stradivari 'l gaudio che un di' t'ebbe creato.
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (2 voti)

piaciuta :-)

il 19/07/2018 alle 12:55