A traballanti anabasi silente avvincomi
ad avido traversar l’alma sanza freno consacrato
dell’amorosa scienza ‘l ribollir si compie
tra un confin e l’altro del mio fiato.
il saper del disio incontenibil del sapere
fier baloccasi tra estasi e mission di dovere
precario è ogni approdo, disiata ogni partenza
ch’a scorger meni verso il nucleo della presenza.
forse ch’amarmi davvero è apprender d’ignorarmi
e in fenditure d’ancor inespresso ascoso
far dondolar il mio pur inquieto naviglio
di daga sfidando l’ignoto oltr’ogni periglio?
gabbiano son tra due urani sospeso
il non capir e l’anelito al comprender sempre acceso
o cavalier su due complici equini, che nome han ragione e vista
che su sentier s’addentra per gustar il sapor della conquista?