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Utente eliminato
Pubblicata il 13/07/2018
Sai che morbo in me son le seducenti passioni
che tremebondo ‘i vago tra scogli d’emozioni
né vittorioso l’animo mio scorgesi né sconfitto
ma dell’equilibrio la mia pagina ancor non ho mai scritto.
l’esister baloccasi qual nervosa altalena
tra frammenti di sole e sussurri di luna piena
a ogne mio dì pur indecifrabil son io sempre zelante
ma in me l’orazion regna confusa e anco scostante.
ti prego ‘i che del ricercarti il baglior non mi sia meno
quando nei flutti giaccio o nell’illusion del sereno
e ch’il respiro il contorcermi interior a umiliar non abbia
qual sguardo all’urlo prostrato d’una vigliacca sabbia.
sorrider ti so da quelle intangibil altezze
ove a te adunate seggon tutte le bellezze
un dì chissà s’i’ acceder potrò al paradiso
ma a me t’en prego vieni a guisa di carezza sul mio viso.
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