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Utente eliminato
Pubblicata il 23/06/2018
Esposta, curva,
soffocando un urlo,
ti aspetto.
celi intatto un centro di metallo
netto, brillante,
che ferisce
senza deviazioni
e mani precise
che aprono
stringono
e mostrano
ciò che io voglio
come io voglio.
senza rabbia
sapienti
e da bambina
io già godevo
piangendo turbata
la faccia sul cuscino
attendendo in cambio
di questo morso
nel ventre
pienezza e fondamento
che mai sarebbero arrivati
senza sapere il nome
ancora
di quella paura
veloce ed abbagliante
come un fulmine
che scende bruciando
fino all’ultima difesa.
senza sapere il mio nome
vivevo anelandoti.
forse da vite innumerevoli
io aspetto
che torni.
uno solo è il tuo centro.
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bella bella :-)

il 29/06/2018 alle 08:49