Sono stanco di smacchiarmi i danni,
indosso un vestito c’ha odore della vita
a ogni risvolto un peccato da scontare.
pentirsi è una roulette ed ho il banco,
passo le carte ma non ci sono giocatori
a osservarmi solo la mia coscienza.
È gioco strano un vivere negligente
sospeso tra errori che bucano le tasche
e il sapere che s’ammassa nella testa.
questa esistenza costruita in tintoria
vorrei appenderla lavata su in terrazzo ..
chissà, il sole mi asciugherà i danni?