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Utente eliminato
Pubblicata il 03/05/2018
Godi e striscia,
d’avvenenti e complici pupe lo stormir
nel disamonico dondolar ch’ a demiurgo m’ebbe
di respiri da whisky e sigari sedotti e amati.
e voi, note ch’a meretrici di sembiante
che notturne e mai assonnate a me giugnete
sempre ‘l so sapeste ove il mio guardo giva
palla da bowling su ribollenti piste
che tra margini inquieti e infuocati adagiansi
di malinconia e musica.
effondesi del goder il diluvial gradiente
ch’ in voce mia telos e scaturigin reca
perch’il proceder mio sia soave e anco tagliente;
a me dianzi orde di balere corteggianti
e d’urticanti slow il sonoro incastonarsi
e poi pian piano come ‘l gin dentr’il bicchiere
l’esister dileguasi fin a lembo di strada
ove cessò d’essermi la Thunderbird amante
e in ciel volai tra inesplorate orchestre
e l’indelebil ombra d’un pianoforte fiammante.
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