Dentro la mia città
vive un'altra città.
sembra identica all'altra,
ma ha abitanti diversi.
chi scompare,
e non parla
e non vede
e non posso toccare,
ora è lì che mi guarda
e ricorda.
ogni tanto riappare,
e lo posso vedere
con la mano sugli occhi
dove il lato della strada nel sole
si incastra con l'ombra.
sono lì tutti quanti.
l'uomo che per primo
carezzò e strinse i miei seni.
il ragazzo che andò via
molto presto,
con la sua moto nuova.
e tu, che tenevi la mano
sulla mia, e camminavi.
la mia prima maestra.
il giornalaio della piazza.
i compagni.
sono loro, ma sono diversi.
ora sembrano fatti
di un luccichio velato,
come di lacrime felici,
se esistono.
un mistero accorato
e severo
li tiene lontani,
in questa città
ogni anno più grande.
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