Chiedo ingenuo alla mia voce,
ora che l’aria pizzica la gola,
di recare una domanda a quel veliero,
ansioso di sparire dal mio sguardo sull’oceano,
e al suo pauroso capitano,
senza riguardo alla sua preghiera al tramonto.
perchè osasti prendere il largo,
uomo senza qualità, superbo e infelice,
ti lasci dietro schiuma e tormenti,
come se ti aspettasse da lontano chissà quale patria?
le tue carte sbiadite non ti serviranno,
eppure è tutto ciò di cui hai bisogno.
pasciti pure della tua ansia,
diretto verso dove non sai.
enrico Frasca