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Utente eliminato
Pubblicata il 30/03/2018
Gracili steli
nelle radure del culto

dischiusa nella quiete
si invera alla sorgente

erba del rifugio:
le acque risalgono

cercava di conoscerla
acquisendo un’arte diversa

stemma
moneta
la tua offerta incustodita

sento una memoria che
lentamente si delinea

guarda
non è come credevi
quello che seguono
è un modo di restare

dissolvere la parola
imprimere l’urgenza
respingere ogni intesa
di riconciliazione

greti d’aiuola
io ho il movente!

la tua ferita senza freccia

miseria del lusso
che muta e
beatifica la perdita

senza lesioni
esili al contagio

no,
non intendevo te.
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Sono complesse, Far queste sospensioni, ogni capoverso ha una sa aura e la significazione si compone ad ogni riga, ma alla chiusa non è ancora risolta e lascia una sensazione di .. sospensione appunto. L'uso che fai della parola è personale e per questo originale e tanto basta , hai voglia !!

il 31/03/2018 alle 06:25

d'accordo con Zordoz, ogni strofa è a se stante ma non è completa, e la strofa seguente non si lega alla precedente, sembrano quasi le parole di un profeta ispirato ( e questo mi ricorda forse al significato della parola poeta-profeta) in ogni caso un esperimento originale ed anche se lontano da me questo modo di scrivere lo trovo stimolante e interessante...

il 31/03/2018 alle 10:08

...Il collegamento potrebbe essere il riferimento al mar Rosso...vedi "le acque risalgono"...ma, come al solito, i versi "storicamente" ermetici di Far, gettano scompiglio nella comprensibile esegesi che prende atto ogni volta alla fine della lettura delle sue opere...; un caro abbraccio a Far...

il 02/04/2018 alle 21:14