PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/03/2018
Volti di carta
dai cuori di picche,
incalliti nel governo
di un tempo fermo
come il canto d'organo
di Monreale.

Di ottava in ottava
cala il brusio di voci
che flebilmente passa
a tonalità monocordi,
mentre sui palmi
un dado impietoso
nega loro il rosso
e qualsiasi altra retta
volessero mantenere
in diagonale.

Alle ombre di stucco
l'inverno ovattò
il trillo d'usignolo,
ne imbutò i colori
scotomizzando passioni,
ma in un altro viaggio
chi schiuderà lo scrigno
forse potrà cambiarne
la condizione,
come il gatto bianco
di Schrödinger
che muta il colore del pelo
e quasi ronfa.
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Sono in difficoltà sull'imbutare, sullo scotomizzare e non parliamo del gatto di Schrödinger. Meu deu, la quantistica! A malapena riesco a capire la gravitazione. Scotomizzo ogni complicazione.

il 23/03/2018 alle 19:46

Mi associo al Negri.

il 24/03/2018 alle 17:32