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Utente eliminato
Pubblicata il 21/03/2018
Inciderò il mio nome
sulla tua pelle.
la brucerò poi con i miei baci,
che cercheranno complici
quei brividi
sotto i vestiti.
la tua pelle nuda,
chiederà dannazione,
dentro un mare
in mezzo alla più grande tempesta.
sentirai le catene incatenare
i tuoi pensieri
e non avrai via di scampo
dalla mia follia.
come nebbia penetrerà
i tuoi occhi,
facendoti diventare
schiavo dei miei sensi!
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La caparbieta' della femminilita' ,piaciuta

il 22/03/2018 alle 16:51

Sempre amori roventi, incatenati sull'onda della follia totalizzante. Magari (pallido suggerimento che si oppone un po' a questo rapporto cocente) uno sguardo fuori dalla finestra della camera da letto o del salotto o del bagno del museo o dal sottoportico nella nebbia? O il coinvolgimento è così esclusivo che non concede spazi? Tutta invidia la mia!

il 22/03/2018 alle 18:08