Un carcere controllato a 360°, una poesia larga un angolo giro.
sinceramente non ci ho capito "na mazza" come dicono a Roma, ho provato allora a sentire la musica delle tue parole, e quella c'è, sicuramente, e allora l'ho apprezzata...un abbraccio
....Caro Mariano...prima di tutto ti ringrazio pubblicamente per avermi fatto entrare in quella musica...sono tutto un brivido ancora adesso...ovviamente è banale che io scriva non la conoscevo...non sapevo nemmeno del "panopticon"...alla mia bella età quante cose si imparano ancora su PH ...sono tutto un fermento...rimango in attesa di altre "cose" che la Storia mi ha tenuto nascoste...; un abbraccio fraterno.
Grazie a tutti fratelli di strada espressiva. Ora vado a leggere quanto propone la settimana, sperando che il superpresenzialismo di taluni non nasconda le cose degli altri. Ma sono paziente come un mulo e abituato a navigare, navigare….