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Pubblicata il 15/03/2018
Si tinsero i cieli,
grondarono sangue
nubi ..cariche d'odio.

s'oscuro' il sole..
avanzarono le tenebre
e mai più all'uomo
tregua fu concessa.

il rivo
divenne lago..
l'oceano sommerse il creato.

nessun Dio vi fu'
ne vi sarà,
l'umana bestia
or vincerà..
qual sua
immonda immagine..

sol né le tenebre
vi è il vero,
e di voi umani
le vostre logore membra
donero' al vento del nord.

or tutto tace
l'oblio dilaga
cresce il terrore

qual fascino..
m'inebrio in esso
angelo nero
primordiale essere
di sanguinaria sete
e bevo..
e godo..
al sacro infernal calice.

e gloria per me ora
vittoria eterea sarà.

l'universo arde
fascino d'oscuro regno
ove l'antica alba
torna col suo immenso abisso..
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...Caro Dave...scrivendo "sol né le tenebre/vi è il vero," hai voluto dire che "soltanto nelle tenebre vi è il vero" ?...ti ringrazio per l' eventuale delucidazione...

il 15/03/2018 alle 18:03

Sono colpito da quanto l'oscuro, il gorgo, la negazione sia fonte di ispirazione. Abbiamo le fiabe dei fratelli Grimm, Dostoevskij (anche nella vita), Füssli, Munch che fa urlare e altre cose che non so. Si legge più volentieri l'Inferno dantesco che il Paradiso. E, talvolta, una parola desueta aiuta nella discesa.

il 15/03/2018 alle 22:18

Ciao, si, ho voluto dire solo nelle tenebre vi è il vero.. Mariano, condivido il tuo punto di vista, reale.. è vero, tutto questo è fonte d'ispirazione, forse per la continua lotta tra bene e male... Tra vivere con gioia o sofferenza...nascita e morte, eterno inganno.. Una fede che vacilla, una chiesa sconosciuta e lontana dall'uomo e infine un mondo guidato dal male.. un abbraccio.. grazie

il 16/03/2018 alle 01:12

profonda e meditativa Gabriela.

il 16/03/2018 alle 07:27