Non so le morae del tanka rispondano alla lunghezza giusta (non è farina del mio sacco perché sono ignorantissimo in poetica giapponese – vedi Wikipedia) ma la composizione è carezzevole pur se dolente. Palingenetica (come dice il primo commentatore). Ci vedo proprio una sostanza orientale, un panta rei di rigenerazione, un mandala con fattezze candide di geisha. Domo arigatou e konnichiwa.
...Piuttosto che palingenetica io la trovo paralipomenica...un abbraccio a Sabyr...; per Mariano, i versi sono giusti, cioè, fai bene attenzione: 5,7,5 e 7, 7.
Grazie Cooper. Tanka, senza fare troppo i sapientoni significa poesia breve. Ma nello specifico è una composizione d'origine orientale il cui schema è 7-5-7- e due righe staccate di sette sillabe l'una...Mentre l'haiku ne ha solo tre. ;)
Grazie Mariano per la tua analisi...Dovrebbe essere giusta....Si in un certo senso è dolente e rigenerativa insieme :)