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Pubblicata il 08/03/2018
-A bassa voce l’aurora invita il mondo
al perdono d’inquieto scenario
giostre lontane filanti rosee derive
fiumi di destini sospinti, spesi
deformati all’inganno d’aver sciolto nodi
intenzioni gementi che fan porto d'approdi
aspettative d’un tempo sedato,
algie di bellezza all’altezza del mito.
-Si mortifica in fuga la fragilità
la lacrima immaginaria, lutto di cose care
zittito il cuore, intimato di non far rumore
vita che per un attimo vorrebbe urlare
pelle d’universo avvezza al dolore
malinconica pioggia d’inchiostro
con mani tese all’arare tela
bagnata d’anima
lungo pendii di radici indifese.
-Improvvisa trema l’immagine riversa
mostrando la fragile ferita
il caos agitato tra soffi di libertà
un velo bianco sul sorriso del ricordo
il sentimento derubato d’insolvenza
indolente silenzio dove perdonare il tempo.
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bellissima

il 09/03/2018 alle 08:00

Grazie! Gentilissimi! ^-^

il 13/03/2018 alle 12:29