Aspergere il giaciglio di note blu e biancospini rosa
per sedare indomabili ossessioni nella notte fonda,
l'insonnia è un fiume oleoso ed incolore
che scorre sinistro e parallelo al silenzio del dolore
Le parole mai dette appiccicate a cuore e mente
formano sequenze di nitidi baratri col senso del dubbio,
gli specchi provano a giustificare spaventapasseri stremati
dalle carestie distopiche e dagli imminenti oblii
Dove sono gli amici di una volta, non si vedono più,
dove sono i legami di sangue, non si sentono più,
ci accompagnano ingiallite poesie blasfeme
e antiche celluloidi di disperate speranze
Alla fine della notte anche i boia muoiono,
alla fine della notte bulli e gradassi cadono
negli opachi albori di rancorose menzogne
ma non li sfiora minimamente il senso del dubbio