PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/03/2018
Le mie messi non scaldano
al sole di Supernova
e l'esito degli affetti si svuota
nei meandri di galassie nane.
La loro luce si attenua
da più di cento giorni
e da seicento più non pulsa
perchè il nucleo del cuore
non è guari simile
ad "iptf14hls", la balorda stella,
che sussistette più di una volta
all'implacabile contrazione
e silente s'inzombò
nel sonnecchio degli eoni.

I pesi specifici del mio animo
deformano quelle distanze
che dall'io portano lontano
ed ancora mi fumettano
circonflessi nello stanzino
frammenti di antica storia
riemergenti dagli orditi,
come le cinque ochette
che mio padre carezzò ad olio
dopo il lampo ad Alamogordo,
prima delle acide piogge
nel deserto del Sinkiang.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (4 voti)

Spaziale, in tutti i sensi,.. ..

il 05/03/2018 alle 21:04

Non sono voluto andare a vedere che diavolo si stella fosse; mi sono abbandonato ad un viaggio, un vero trip, come si diceva a quei tempi, accompagnandoti fino alla tenerezza delle ochette dopo la prima esplosione termonucleare. Un'altalena emozionale.

il 10/03/2018 alle 18:01