Poco ordinario, Ancient, questo tuo verdeggiare, anzi molto personale e originale, specie nella chiusa sibillina in cui riconduci la lettura che nella scelta del lessico e della forma, era volata alta, ad una ordinaria pioppetta...
Il contrasto Zardoz, il contrasto... la sublimazione che subisce, suo malgrado, le leggi spietate della fisiologia!
Uno scorcio della vita di questo vero poeta. Ci concede di sbirciare nelle sue stanze dalle quali osserva l'esterno quotidiano e si comprende come il suo occhio grave poi possa guardare l'orizzonte storico, anche se lo aborrisce. Ne è attratto e non si può esimere dal cantarlo con le sue rune.
Grazie molte Mariano, ma forse stai eccedendo nell'apprezzamento. Come recitava lo strampalato Messia del film "Totò che visse due volte", di Ciprì e Maresco, "ogni tanto me n'arriesce uno (si riferiva ai miracoli).