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Pubblicata il 14/02/2018
In questo periodo di grande tecnologia
in ogni campo c’è modernizzazione
c’è dentro un film o dentro una canzone
musica, luci e ogni diavoleria.

chi scrive trova online il correttore
chi dipinge elabora una foto
chi musica trova una sinfonia
chi vuole sognare trova un’illusione.

l’a nuova musa è l’elettronica applicata
e non c’è campo che ne rimanga immune
ed era inevitabile che qualcuno
alla fine l’appiccicasse anche al pallone.

la chiamano la Var e a sua cagione
pare che metta pace e tra la gente
che quando sbaglia paga e dà ragione
perché mostra l’azione che riprende.

solo nella vita d’un uomo
non c’è la war e pure ci vorrebbe
a far marcia indietro quando servirebbe
riprendere il filo del discorso
ogni qualvolta, per una distrazione,
si cade in fallo oppure lo si perde.

ad esempio oggi mister Adamo ridarebbe,
chiedendo scusa, a donna Eva il pomo,
o Caino salverebbe Abele
e Socrate potrebbe non bere il fiele.
secondo me così è un’ingiustizia
tutto si modifica col trucco
ma se un uomo, in buona fede, fa un errore
paga salato il conto nella vita.

con la Var tutto si rivede
e si rimette ogni cosa in rima
la gente ritorna come prima
e nell’incrocio la strada giusta prende.

pensa a quel sì detto troppo in fretta
a quel mattino in cui sei partito
al primo amore che hai dimenticato
e a quell’altro che non hai mai vissuto.

La var è una vera magìa
perciò ci tengo e la voglio avere
nella mia vita non dovrà mai più mancare
la seconda chanche per potermi rifare.
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