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Utente eliminato
Pubblicata il 14/02/2018
Quando ti amavo
i fiori del mio corpo
brillavano festosi
più del mio abito rosso
la mia bocca rideva
agganciando i tuoi occhi
con le dita tenevo
la tua bellezza ansiosa,
mi credevo oramai
tua padrona per sempre
anche mentre ridendo
alla mano avvolgevi
i miei capelli sciolti
e mi traevi a te,
senza garbo,
ridendo.
mi sentivo signora
e i tuoi respiri fondi
pace, pietà e perdono
imploravano inermi.
quando mi amavi
regnavo sull’estate
e sull’acqua del mare.
anche il sole d’agosto
celebrò il mio trionfo
sospendendo per poco
il calore bruciante
perché solo io splendessi:
tenerezza di padre.
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