PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/02/2018
Quel borgo vecchio
chissà da quanti anni
apre la porta a quel viottolo
che a lui conduce.
un piccolo rio rinfresca la terra.
l' ibisco annuncia
la fine dell'inverno.
la borgata antica
ancor fregiate ha le vecchie mura.
insegna tremolante al vento
un boccale indica sicuro una cantina.
un incudine è la fucina d'un fabbro.
vicoli stretti serpeggiando
cingono le case.
angoli semi illuminati a tratti
dal sole mostrano statuine
levigate dal vento con volti di Santi.
le stradine come pagine scritte
mi raccontano la storia di questo borgo.
di cose nascoste negli anni trascorsi.
un tempo era vivo, oggi è addormentato
abbandonato, prigioniero d'un maleficio
che non lo sveglia al grido degli uomini.
sopra i suoi tetti si apre il cielo
dove corrono le nuvole
anche loro inventano figure:
un veliero, una mano, un capretto
e a te non rimane che sognare.

mirella Narducci
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'….non mi qualifico poetessa sono più un mercante di sogni non vendo ma regalo emozioni e sono felice quando qualcuno recepisce il mio messaggio e si ritrova nelle mie poesie.' Sono parole tue di qualche tempo fa e l'emozione serpeggia come un vento, un po' freddino, per le stradine di questo borgo da piccolo mondo antico. Ma Gozzano non c'entra. Chissà cosa ne pensano i tori e gli orsi di Wall Street. A te grazie del regalo. Certi borghi toscani conservano quest'anima e ci andiamo molto molto volentieri.

il 01/02/2018 alle 18:20

In Italia ci sono ancora questi tesori, peccato che qui non si possono mettere immagini, ne avevo una per questa poesia bellissima. Si Mariano regalo sogni, ne tengo anche per me perche senza non riuscirei a vivere. Notte

il 01/02/2018 alle 23:26