Ancor io torno a fremere
su queste sillabe
che pur riportano
il tuo profumo
dolce amata,
e battono rigide e plumbee
qual rito malico a stabilirsi
il termine del sogno splendido
che fu nell'intimo
il vezzeggiativo principe
come incantesimo
ridente ed unico.
mai più vedrò rifulgere
fiorenti cespiti su chine morbide
e a noi adulti
avvolgersi le forme vergini
sorgenti in animo
né sorbiro' nel brindisi
il divo nettare
che amante fervido
per te nutrivo autentico
per gretto ostacolo
che affetto sbriciola.