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Pubblicata il 14/01/2018
oggi,
sono venuti di nuovo
dei pensieri,
come foschie,
semi-veri,
con le speranze non-reali,
come i sogni con le ali,
un muto penso-per-il-bene,
i noti visi,
le vecchie scene,
ancora vive le memorie,
la vecchia e famosa storia,
ma tradimenti son' stati forti,
han' rovinato quelle porte,
che si apriva nel passato,
sono rimaste rovine di fatti,
che oggi sono cambiati in pietre,
la mia vita, piena del retro,
dei progetti, sazi del sapere-
ma io sono, sono davvero?
ma io non sono mica matto?
cos'è illusione del tale fatto?
cos'è il fatto dell'illusione?
ma, vero? resta un'occasione?
ma, i progetti son' importanti?
o, mie lingue, gelosi amanti,
a qual ragione vene ho bisogno?
scusa, lettore, c'era un sogno,
c'era un sogno senza veleno,
il mio cervello è ancora pieno
delle memorie, che son' svanite,
delle voci, amori, liti,
delle cadute sui ghiacciai,
devo- al letto, dorme la rai.

Ivan Petryshyn
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Cascata insigne di pensieri senza lacci, avanti e indietro per tutte le zone della mente. Mi seduce l'attacco della composizione: tutte le cose lasciate a metà del loro concretizzarsi. Mi colpisce anche l'incertezza del linguaggio, Ivan Petryshyn. Dà una vocalità ancora più intrigante alla folla delle parole. Leggerò dell'altro tuo.

il 22/02/2018 alle 21:18