"le sue declinazioni": solito refuso, frutto di una distrazione oramai cronica. Poi ci si mettono anche gli occhi...
Che bello, Ancient, imbattermi stamane i questa profusione di termini marinareschi, ostici, ma pregni di salso e di derive...amo l'uso della parola quando è ricercata ed adoprata correttamente e correntemente a dire cose che che altre non potrebbero con la stessa forza espressiva !
Felice ti sia piaciuta. E' una continua ricerca di formule che si adattino al tema contingente. Spero che il tutto si sia risolto in quella che sempre ricerco e spesso non raggiungo: la compostezza formale. Un saluto.
Nostro Eternauta, se per compostezza formale intendi quella maggiormente aderente al tema, appunto, contingente reputo che tu l'abbia raggiunta da lunga fiata. Nello specifico il crescendo narrativo o il suo svolgersi affannoso coniuga perfettamente forma e sostanza. E il passaggio finale, come passaggio verso i Campi Elisi, per me, è sostanza piena che non necessita di altra forma che quella espressa. Non so chi lo ha detto, forse Leonardo, con beneficio di inventario, ma qualcuno ha sostenuto che una volta conclusa un'opera che ci risulta ben riuscita la ricerca di renderla migliore rischia di rovinare anche il ben fatto. Chapeau
Chapeau anche alla tua memoria: "I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio" Leonardo da Vinci.
rimango colpito dal linguaggio, termini marinareschi ma assemblati in modo tale da essere perfettamente musicali anche per chi come me non conosce questi termini..la strofa finale è bellissima, anche perchè ci vedo una metafora ( ma tutta la poesia potrebbe esserlo) della nostra tribolata epoca, bravo e auguri!