Ti ho visto arrivare urlante e piangente
senza capire e senza esser cosciente
che l’emozione da te regalata
non dava un tempo e neppure una data.
i giorni che passano e le tue mutazioni
sono le ansie ma anche dei doni
e i mesi che scivolano fra le dita e le mani
pensando soltanto di regalarti il domani.
il tempo passa, guardandoti sempre
facendo attenzione al nostro presente
i tuoi primi passi e le parole che hai detto
sono state il preludio di un momento perfetto.
il primo lustro che passa veloce
con tanta gioia e soltanto una voce
quella che dice e che ho ben presente
di amarti solo ma amarti per sempre.
poi d’improvviso un vento deciso
e la tempesta mostrava il suo viso
con l’aria gelida da lei riportata
è stata sentenza e non certo grata.
di certo l’agguato non è stato indolore
ci ha allontanati ma non ha tolto l’amore
e come un destriero che corre veloce
cercavo il tuo volto e la tua voce.
pensando poi sempre di essere pronto
ad ogni tuo acuto e ad ogni confronto
sapendo che il tempo che sempre regala
la vita vissuta e non la festa di gala.
ma ora anche tu sei quasi un uomo
le tue parole che cercan perdono
non devi certo a me apparire
come la colpa o come il suo dire.
fatti coscienza ragazzo caro
l’amore donato è assai raro
ma il mio aiuto sarà per l’eterno
a sollevarti da questo tuo inferno.
stai tranquillo e stanne certo
la vita ti aspetta e non sarà certo un deserto
e con pazienza senza mai dubitare
verrà l’amore senza cercare.
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