Fastidi in un volo d'addio
da presupposti mancanti
ad efferata rabbia
affogo
in un paese chiamato città,
fondendo
lacrime nel due novembre
in quel rito notturno
dove il sonno non mi vince.
il pittore
è in altro tempo,
in quella nebbia
dei nostri corpi
senza lampi,
nell'ombra della sera
fu silenzio...
farfalle di rimorsi
nell'impossibile
di una guerra preventiva
guaiscono
e la luna sul guardraill
piange e spinge.