Corse sfrenate di cavalli bruni nell'estremo sfumar delle stagioni. odo gridi di uccelli radenti le antiche vette di manieri tetri. sorgon dal mare vapori di visioni ardite simulacri eterni di creature vinte. le notti tenebrose diffondono una pace stanca di colori e di sembianze.
A parer mio quando ti metti sulla strada della lirica il tuo mondo spumeggiante perde le sue bollicine. Ma forse questa è la faccia della luna che non vedremo mai. Con simpatia e tu sai che ne provo molta per te.