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Pubblicata il 18/12/2017
Corse sfrenate
di cavalli bruni
nell'estremo sfumar
delle stagioni.
odo gridi di uccelli
radenti le antiche
vette di manieri tetri.
sorgon dal mare
vapori di visioni ardite
simulacri eterni
di creature vinte.
le notti tenebrose
diffondono una pace
stanca di colori e di sembianze.

....nascono incessanti
molecole casuali.
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A parer mio quando ti metti sulla strada della lirica il tuo mondo spumeggiante perde le sue bollicine. Ma forse questa è la faccia della luna che non vedremo mai. Con simpatia e tu sai che ne provo molta per te.

il 18/12/2017 alle 17:08

E' riduttivo dire onirico! Complimenti

il 18/12/2017 alle 21:43