La notte, un buio di chi dimentica la bellezza del chiaro e del bello. Forse il poeta pensa a quei vicoli da serenate alla luna, di nascondigli per amanti timorosi ma ancora puri; pochi angeli e molti spettri, da stringere il cuore. Oggi, solitudine e amore negato ecco il canto gemente del poeta.
Il fascino dell'oscuro credo sia più semplice da trasmettere che quello di un singulto infantile. Più che una sinfonia, ripartita secondo moduli musicali codificati, è un piccolo poema sinfonico che ricorda la tetralogia wagneriana fino al grande rogo finale. Un memento: quel rogo ha eccitato anime molto cupe. Se si tratta di introspezioni ho sbagliato mira o di pensieri senza vincoli. Me ne scuso con simpatia.
Bello veder come ognuno di noi interpreta diversamente le cose.Mi piace molto. ...grazie Ugomas e Mariano ;)