PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/12/2017
Eccoci qui
le sagome si allungano sui muri
tutti estranei
più a sè stessi
che agli altri
specchi che ci confondono
invece di rivelarci
nugoli di occhi
orme che si cancellano
dentro altre orme
e le vie battute scompaiono
restano vaghe, vane forme
nel circo delle ombre
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Hai ragione, oggi, purtroppo, la franchezza è sempre un po’ coperta da nubi ed ombre; diciamo che è colpa del buco nell’ozono!

il 12/12/2017 alle 12:44

C'è una interpretazione psicanalitica che sostiene che noi siamo in quanto siamo riconosciuti. E difficilmente ci riconosciamo per noi stessi essendo scomposti o non completati in tutta la nostra essenza, compito assai arduo e, nella maggior parte dei casi, mai portato a termine. Questo può creare anche uno scompenso nel corpo sociale che è un organismo vero e proprio. Grosso modo, credo, che questo sia sostenuto dalla tua composizione. In tutta la sua amarezza.

il 13/12/2017 alle 23:43

Più che il riconoscimento da fonti esterne, è importante il nostro auto-riconoscimento ;)

il 23/12/2017 alle 11:15