Hai ragione, oggi, purtroppo, la franchezza è sempre un po’ coperta da nubi ed ombre; diciamo che è colpa del buco nell’ozono!
C'è una interpretazione psicanalitica che sostiene che noi siamo in quanto siamo riconosciuti. E difficilmente ci riconosciamo per noi stessi essendo scomposti o non completati in tutta la nostra essenza, compito assai arduo e, nella maggior parte dei casi, mai portato a termine. Questo può creare anche uno scompenso nel corpo sociale che è un organismo vero e proprio. Grosso modo, credo, che questo sia sostenuto dalla tua composizione. In tutta la sua amarezza.
Più che il riconoscimento da fonti esterne, è importante il nostro auto-riconoscimento ;)