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Pubblicata il 06/12/2017
Dell'aquila non ho il grido feroce
che il vasto cielo squarcia minaccioso,
nè del pavone reale vanitoso
le piume in gran pregio, ma non la voce.

nè del gallo ho il canto al dì precoce
che il sol da terra sfiorar è ambizioso,
nè di civetta il meditare ansioso
che le stelle accompagna sottovoce.

vi è però ogni mattino nel roseto
di casa me a svegliar puntuale il canto
di un cardellino minuto e mansueto:

nè minaccia nè ambisce, è senza vanto
e umile vive e vola peregrino.
mi riconosco inver nel cardellino.

20/3/2013 - 10/6/2013 - 29/4/2014
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