PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/12/2017
Sono qui: non dove sono nato.
chiamo casa queste mura
che non parlano di me,
che mi aprono lo sguardo
su di un mondo che non c'è.
sono qui che mangio e dormo
e vivendo passa il giorno.
è qui che tutto accade,
o forse no.
sono qui ma non c'è niente
se non fuggevole realtà.
la vita sboccia altrove;
scorre tanto che poi muore.
ma io son qui bloccato
nell'inganno del'iperattività
che distoglie il mio pensiero
nella costruzione di un futuro.
io mi impegno e quindi vivo
ma che ne è del resto
che cresce, passa e muore
mentre volgo lo sguardo altrove?
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (4 voti)

una situazione condivisa ma molti giovani, compresi i miei figli!

il 05/12/2017 alle 19:38

Tristi parole dal finale azzeccatissimo,questo e' cio' che chiede la globalizzazione nessun confine nessuna nazione e meticciato garantito,ma ce' chi lotta per contrastare questa utopia che tanto utopia non e',un salutone e non ti demoralizzare

il 06/12/2017 alle 10:57

molto profonda

il 08/12/2017 alle 07:46

Grazie dei vostri commenti, saluti :)

il 09/12/2017 alle 10:29

E' vero: la vita è quella cosa che ci scorre accanto mentre noi pensiamo di viverla o di viverne un'altra. Senza parlare delle cose, anche fondamentali, che ci passano sotto il naso senza lasciare traccia. Essere o non essere? E così via, vivendo, sognando, dormendo. E la casa può essere una metafora del non-luogo?

il 13/12/2017 alle 23:07

Scoraggiamento, sfiducia, diffidenza, tale l’iter di questi versi, ma non manca l’ottimismo, quello che tutti i giovani dovrebbero avere e mai perdere. Lavoro molto educativo e realistico.

il 16/12/2017 alle 12:25