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Pubblicata il 16/11/2017
Tu sei la Signora tagliente
che apre il seno della terra
come l'aratro che penetra e avanza
nelle aride steppe di tamarisco.

tu sei la piccola rete
che conturba i pesci nell'Abisso
e dalle tue maglie risorgono
i fantasmi persi nella bruma.

tu giochi al salto della corda
e negli scontri d'amore
tessi e ne intrecci le fila
facendole prillare sul fuso.

al suono dei miei passi
spranghi le porte di casa
svolazzando come una rondine
nel tuo terso cielo di colori.
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Affascinante...

il 16/11/2017 alle 18:27

Tornata alla sua precaria dimora terrena, dopo il massacro di anni fa, che sembrano lontanissimi, abituati come siamo a tutte queste guerre. Pochi la vanno a vedere ma lei assisterebbe inespressiva con occhi cavi a ciò che noi meritiamo. Tu la guardi nella cintura di Orione e pensi ad un amore trascorso misterico e malinconico, quasi da abbandono.

il 17/11/2017 alle 20:11