– Quante volte bisogna morire, prima di poter vivere?–
chiese il Sogno alla Realtà.
– Senza che tu mi derida ogni volta che io rinasco?! –
la Realtà, con occhi spazientiti e furbi, si guardo intorno, poi,
con tono deciso e affermativo, replicó:
– Mi pare che il tuo senso del comico inizi ad incrinarsi!
ma, giacché ti poni il quesito,
sappi che lo Spazio che separa la vita e la morte é lo stesso che intercorre fra un respiro e l´altro!
ed é quella la durata della tua vita!
quell´ istante soltanto!
e tutti gli altri istanti soltanto!
ed il senso della tua esistenza
é proprio di riempire quello Spazio!
non ti sembri poco!
perché in quell´attimo é racchiusa la tua Eternità, la tua Bellezza e la Dannazione che ti porti dietro! –
emise una breve isterica risata e subito si ricompose.
il Sogno restò perplesso di fronte a tanta decisione sarcastica.
con tono mesto e dimesso replicò:
la mia Dannazione é il mio continuo scontro con te!
– Sono i tuoi muri in cemento armato,
sono le tue case diroccate,
il tuo pensare iniquo e alterato,
il tuo viso cereo con labbra ben truccate.
la mia bellezza é il mio continuo naufragare in te!
sono le tue promesse dimenticate,
i tuoi sensi impoveriti e frustrati.
il tuo amare per strade poco illuminate,
i tuoi seni avvizziti, i tuoi fianchi anchilosati.
la mia Eternità é il mio continuo esistere al di là di te!
e´ la Vita di una Idea mai dimenticata,
la vita di bambini che giocano su prati.
strada maestra di Energia sprigionata
da donne e uomini finalmente liberati!
e´ Il senso del mio eterno destino!
e finché esisterà un solo Essere
capace di amare un Sogno e di seguirlo,
dentro di lui, nel profondo del suo animo,
io avrò trovato la ragione e la forza,
per sfidare la tua Vita e la mia Morte!
per lottare contro le tue barriere,
contro i tuoi muri e le tue paure risorte!
marlav.80
(continua)