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Pubblicata il 10/11/2017
Lacrime e stelle

or che verso estremi pianti
il mio cuor s'appresta,
con passo inerme e vagabondo,
di quel cielo terso,
di quel sole caldo,
non resta altro che lacrime e tempeste.

mentre fatal vien la sera,
e le sue ore vuote e scure
divorano il mio tempo,
dal grido di dolore....
...sorge pace,
e rassegnazione.

lacrimanti sono gli occhi
che sommessi guardano la vita
abbandonare l'anima,che dimenante…
perisce sotto i colpi di mille saette.

il respiro ormai prigioniero del nulla stenta a liberarsi.
si va' lungo la strada dell’oblio!
per mari agitati con lacrime incessanti.

vorrei s'avvicinasse il sonno,
quello intenso,e pesante…
..che tanto teme la fine della notte,
ma non ci sono consensi ai miei desideri,
la disperazione non permette lussi, né svaghi.

altro non resta che stendersi,
e vegliare se stessi.
attendere sollievo,
tra le lacrime di un pianto...che nel pianto
trova il suo sfogo,
quella fessura da cui scivolare nell'aria,
verso il cielo,
verso le stelle,
verso una luna di consolazione.

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cronaca di uno sdoppiamento mi pare, il proprio dolore visto (anche) dal di fuori è grandezza d'animo..piaciuta

il 10/11/2017 alle 11:32

mi perdo nei tuoi scritti e,.....in essi mi ritrovo ..... ti leggo volentieri .......Amichevole saluto ....Gabriela.

il 05/12/2017 alle 13:20