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Pubblicata il 02/11/2017
Brucia la mia lanterna magica
fiamme giocano sui muri
proiezioni del mio fuoco dentro
benvenuto alla festa delle ombre
qui puoi sognare, immaginare
nella giostra di soli e lune
cerchi di spirografo
draghi arrotolati come ouroboros
si mordono la coda
spettri opalescenti baluginano
e poi scompaiono
come i mostri negli occhi dei bimbi
forse anche il mondo
è solo un'invenzione
un circo con le mille maschere
di vecchi clowns
lacrime di kajal
e ghigni di rossetto
le facce pallide di cerone
di poveri teatranti
prigionieri dei riflessi
in un prisma di specchi
visioni da acido lisergico
geometrie folli di linee rotte
e i nostri nomi in grassetto
liquefatti nell'etere....
nelle sbavature del trucco
messoci in faccia dalla notte
il cabaret del macabro chiude
sogni d'oro a tutti....
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Una vera lanterna magica, quella delle origine dell'illusione filmica. E' d'obbligo la sospensione dell'incredulità. Salti da una corda sospesa all'altra. Passaggi nel tunnel degli spettri delle sagre. Eppoi salite e discese sulle montagne russe dei nostri passaggi da viventi con tutti i travestimenti possibili tra essere ed apparire. Un grand ballet. Grazie per la Danse Macabre.

il 02/11/2017 alle 23:17

Favola contemporanea.Maschere,ghigni,immagini contorte,innocenza,viaggio onirico,spazio chiuso,sono alcuni frammenti che mi ha proposto la tua poesia.Ciao sabry

il 03/11/2017 alle 00:03
373

quasi cinica a tratti... mi piace molto

il 03/11/2017 alle 13:32

C’è tutto il fascino degli opposti...

il 06/11/2017 alle 11:15

Grazie :)

il 06/11/2017 alle 15:19

Grazie Ric, scrivendola ho pensato proprio a una sorta di teatrino orrorifico..... :)

il 16/11/2017 alle 18:25