Non chiamarmi vate;
non mi circondo
di immensa ispirazione.
non appellarmi veggente:
non leggo il futuro
in una palla di vetro;
chiamami buffone;
ridicolo saltimbanco,
ora triste,
ora allegro e mattacchione
inseguo il grande sonetto
e mi faccio lo sgambetto
ma chi sono veramente?
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