È una corsa amatoriale, niente di che
ma partecipiamo tutti, senza un perché,
non c’è una giuria, né un ordine d’arrivo
la gara finisce quando finisce il tempo.

c’incamminiamo tutti, dalla nascita in poi,
tutti sulla stessa barca o, se vuoi,
lo stesso tratturo, stesso percorso,
qui non esiste l’io, soltanto il noi.

una gara senza fine, finché dura,
sembra una parodia; semplice e pura,
una allegra passeggiata quando è pianura,
a volte non sembra vita quando è in salita.

ultimamente, non cammino bene,
zoppico da un lato da qualche mese,
sembro imballato mi si è inceppato il freno,
ruoto su me stesso e un po’ mi avvito.

mi giro spesso indietro e spesso penso,
alla Signora in nero che mi segue,
sento i suoi passi tra poco mi prende
non mi piacciono affatto le sue sorprese.

barcollo ma non mollo, ho un mio progetto,
un debito aperto col futuro,
se la Signora si avvicina, tenta un sorpasso,
vi giuro che le tiro un sasso e l’attacco al muro.

la mia gara non è ancora finita,
durerà finche dura la vita.