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Pubblicata il 18/10/2017
Miro e rimiro questo mio mare
che mi culla e mi fa riposare.
la siepe che separa la visione
del mio tempo, diventa trasparente
sotto al vento di maestrale,
e il sole di questo autunno
che mi sembra estate.
stormi di gabbiani non fanno riposo
sulla sabbia, ma si lasciano
anche loro cullare dalle onde del mare.
i pensieri riposano al non pensare
anche se a volte mi sveglio
da questa solitudine e penso
al presente che tanto mi turba
in questa epoca ingloriosa dove
più niente ha valore.
mi guardo intorno e figure
di passati gloriosi mi portano a pensare
quanto di bello ho lasciato.
pensare, riflettere, capire;
guardare, toccare, sapere, e non
restare fermo ad aspettare
che si faccia un mondo migliore...
perché lascia alle illusioni ogni futuro.

18-10-2017. Eclisse.
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è vero sono tempi veramente cupi e tristi, ma la speranza di un cambiamento non deve affievolirsi molto profonda

il 18/10/2017 alle 19:19

Caro Franc con i tempi che corrono ....nulla di buono, come si fa a non essere pessimisti? un saluto

il 18/10/2017 alle 22:58

parole vere , il mondo va male ma cancellare ogni speranza è come precipitare

il 19/10/2017 alle 05:55

Eclisse le tue parole tristi e consapevoli mi hanno fatto scattare ,la guerra e' in corso silenziosamente e non ti diro' chi vincera' ,un salutone

il 19/10/2017 alle 11:08

Ciao Ginni ciao Paolocci, combattivo come sono perderei tutte le battaglie nella situazione in cui ci troviamo. lo sconforto arriva dal fatto che non credo alla politica Italiana che mettono tutti allo sbando specialmente ora con tutti questi rifugiati. sono contente per voi che siete molto fiduciosi per il futuro. un saluto

il 19/10/2017 alle 15:34

Sento le voci di Carducci e del giovane favoloso di Recanati e anche le loro voci anelavano ad un mondo con valori diversi. Ogni epoca ha le sue voci. Questa è la tua, più che legittima. Ma se ti guardi attorno vi sono voci presenti meravigliose e impegni altissimi. Io opero nel volontariato, non a quei livelli altissimi, ma è una grandissima soddisfazione vedere un sorriso dove prima c'era dubbio e incertezza. Anche da chi viene da terre lontanissime dai nostri concetti. De Gregori canta 'La storia siamo noi, nessuno si senta offeso. La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.' ed ha ragione. Leggi il testo: è illuminante. Si fa politica anche comprando un panino da Tizio anziché da Caio. Forse abbiamo mangiato i panini sbagliati. E rifugiato è il termine corretto. Perdona la mia solita prolissità.

il 24/10/2017 alle 19:12