C'è una strada per la mia anima, e tu sai sempre trovarla......credo questo ti dica tutto sulla profondità delle tue poesie...succede poco e con pochi ;) Kiss
...Paradossi straordinari e bizzarri sulla stessa lunghezza d’onda violentano il comune e banale senso d’orientamento dei comuni mortali...è bello farsi schiaffeggiare dall’ asfalto mentre la leggerezza di una foglia intraprende all’ incontrario il viaggio nel momento del distacco come d’altro canto fanno tutte le finestre dell’ultimo piano… Il ritorno ad una carnalità volutamente impetuosa finanche incontrollata viene espresso nell’ immagine di una spirale sottovuoto, scevra da attriti, la velocità della quale sicuramente si espande fino a soddisfare l’equazione Einsteiniana...quel sorriso smorzato esce quindi voluttuosamente dalla fotografia ed anima la cornice in cui è trattenuto...paradossalmente il simbolismo tra anima e corpo si può ripetere all’ infinito...la melanconia tipica di uno stato psichico in cui risulta alterato il tono dell’umore viene esaltata volando con il pensiero sui tetti di Parigi non domandando più se la stessa varrebbe una Messa...ma chiedendo ad umili netturbini di togliere la polvere che vela gli occhi certamente dell’ amato in modo che possano tornare a vedere il restauro che incompiuto o non vibra nel suo stesso ventre...tutta la vertiginosa fuga di questi versi paradossali si esprime nell’ espressione matafisica di una propagazione nel vuoto, certamente più che assoluto, di una cartografia inesistente...probabilmente nell’ imo più profondo dell’inconscio fluttua una parvenza di ricordi che ben saldi resistono, lì, fermi, e duri come l’ ebano...ma Parigi brucia ?...
In verità caro f., sono proiezioni e non ricordi.. vibra una foglia fremendo, come tremerebbero le finestre dell ultimo piano col vento.. come vibra l'anima nella bramosia.. grazie davvero tanto per la bellissima lettura, che si sposa perfettamente con le mie visioni. Un bacio...