PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 16/09/2017
distratti
da favole figliate settimine
su itinerari intrisi di follia

ingordi

trangugiamo di tutto
con eccitate gole da cinghiale

brutali e disumani

affreschiamo le vie di perversioni
stupriamo a più non posso il sentimento
e il cielo trapuntiamo di ossessioni

arsure per fiatare
questo è l’inferno che ci arde dentro?
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trovo che invece questa tua poesia ti rispecchi, in linea con tutte le altre che hai postato. mi permetto di dire, avendo letto il commento di far e la tua risposta (ed essendo presente nel commento), che la critica che ti viene sottoposta da far appunto sia quella di aver usato tanti aggettivi, (come ne usiamo tanti sia io, che ax ecc.). io credo che su questo sito, e tu ne sei in questo caso la dimostrazione, non si vogliano vere critiche alle poesie, ma solo meri applausi. continuando così, altro che poeti ci troveremo ad avere quassù. salutami al, ciao ma.

il 16/09/2017 alle 20:18
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Io?? Naa mi hanno detto di peggio, molto peggio. E sono ancora qui. Fieramente isterica. Ogni donna lo è sai.. un paio di giorni al mese almeno... :) mi unisco a questo sponsor del Mulino Bianco.. abbracci come se piovesse latte. Ciao a tutti

il 16/09/2017 alle 23:19

Una delle rare volte che leggo un dialogo critico e non meramente d'assenso, in Ph, purtroppo viene esacerbato da considerazioni che fatte a mio parere in una maniera vengono recepite differentemente, ma anche questo ci stà nella dialettica della critica, quello che mi piacerebbe è che tra utenti di ph si riuscisse a utilizzare questo strumento potente del confronto che ci viene dato come processo dello scrivere e del suo affinamento, piuttosto che come mero e sterile scontro tra opinioni .. Detto ciò questi versi, e concordo con l'autrice che le nostre composizioni, ci vuole tanta benevolenza a fregiarle di titoli blasonati, questi versi dicevo lungi secondo me dall'essere isterici, sono certo pesanti e grevi, ma lo sono volutamente per affondare lama della lettura nel tessuto molle della intimo ipocrita e grigio di una concezione morale che si aggroviglia in una angoscia senza sbocchi. Ps. l'isteria è l'alibi che l'universo androgeno usa quando non sa come definire situazioni espressioni e gesti che esulano dalla sua ormonica comprensione. Grazie Stramba per avermi ospitato in calce ai tuoi versi.

il 17/09/2017 alle 06:32

...Rebellina ha ragione...un paio di volte al mese...ti ricordi, Stramba, di quando ti avevo chiesto se fossi arrivata...in tempo...; comunque mi piacciono , giuro, sono tremendamente sincero, gli itinerari intrisi di follia...; un abbraccio, rom.

il 17/09/2017 alle 12:21

Personalmente lo stile mi interessa poco, ognuno ha il suo. Da queste righe mi arriva invece in maniera decisa l'immagine di una grossa fetta di umanità che si dirige verso il baratro, intellettuale e fisico, come ha già fatto in passato. Mi fa riflettere, perché è una domanda che mi affiora dentro, quella posta dall'autore nell'ultimo verso. Posso portare un contributo dicendo la mia riguardo alla presenza di "veri" poeti sul sito. Ci sono? Non ci sono? E fuori dal sito? Fra i meandri delle librerie o nell'atto mercenario dello scrivere per vendere? Nei murales fatti di poche parole?... Non lo so. Dissi in passato, c'e poesia e quindi vero poeta, se c'è passione in quel che si scrive ( anche in seduta sul cesso, a fare i fatti propri), il giudizio altrui lascia il tempo che trova. Serve, ma è una mia teoria, forse in fondo a sentirsi meno soli. Ah, aggiungo che è vero; ogni donna è isterica almeno due giorni al mese. Per il resto del tempo è un dono inestimabile.

il 17/09/2017 alle 13:28

...Carissima stramba non solo te ne sei scordata ma hai fatto cancellare dai responsabili sel sito quel mio intervento...una carezza affettuosa, rom.

il 24/09/2017 alle 16:11

T

il 03/10/2017 alle 04:39

Scusami, non era voluto... un abbraccio!!

il 06/10/2017 alle 02:36

Sarà una mia stramberia ma vedo nell'enunciato un gioco di termini tra l'Es e l'esempio che completa la sciarada nella stesura del testo. Se il nostro Es è questo gli dei abbiano pietà di noi, anche se sono peggio di noi, che almeno abbiamo la scusante dei nostri piani inconsci, preconsci e consci.

il 18/02/2018 alle 19:04