PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/09/2017
Il giorno accende i fiammiferi.

sarà per i fuochi della sera
mentre preparo in soffitto la cena
sarà per l'estate
che cicaleggia la fine
sarà per l'odore, elettrico,
del pesce fresco
sarà per la fame che slabbra
il mio senno

se

un senso blùnostalgico
prende a sorsi il mio cuore
e mi morde il seno.

sbrigliati i capelli
sciorinati i piedi
spalancato ogni poro
sviscero, nuda,
i pesci sul tagliere:
sembra che dormano - gli occhi umidi e vitrei -
mentre sognano il mare.

sfrigola intanto
l'olio
in padella.
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Ti ritrovo, Maria, a mantenere la promessa che le tue prime pubblicazioni in Ph, avevano annunciato. Usi le parole,e talvolta le pieghi e la spieghi come t'aggrada e come deve avere il coraggio di fare chi intende vergare versi che non passino amorfi e uguali. La forma ed il contenuto del tuo scrivere ben si vestono dei significati mai scontati o prevedibili, anzi usi riflessi di provocatoria ironia per accentuare in contrappunto l'inerzia del lettore a comprendere ed a farsi condurre nei tuoi territori di ruvidi di una sensualità esplicita e a volte ridicolizzata nel tuo incedere. Sono ceto che hai in serbo per noi altre fantasmagorie lessicali, t'attendo !

il 06/09/2017 alle 06:25

Sempre gentilissimo e lusinghiero, poeta Zordoz. Un grazie squillante come una campana in festa. In realtà utilizzo le parole per prendermi gioco di me stessa, quando tendo ad essere seria. Se poi il gioco riesce ridicolo, allora mi è venuto proprio bene! Che poi, facendo mie le parole della Monroe, "meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi". Riguardo all' "assolutamente" ridicola vedrò di fare del mio meglio ;-)

il 06/09/2017 alle 19:24

No ridicola non direi proprio, assolutamente no, semmai pungente e ironica...il che denota intelligenza...Hai un modo personalissimo di scrivere e già questo è ottimo e non scontato, poi crei atmosfere stranissime....sei forte.... ;)

il 08/09/2017 alle 00:46

Oh, Sabyr, ti dico Grazieeee con questa canzone... https://www.youtube.com/watch?v=Yf-IBqrMJHY

il 08/09/2017 alle 01:51

e con le parole che scorrono in sovrimpressione ;)

il 08/09/2017 alle 02:04

La sequenza narrativa della tua sensualità assertiva ed esposta a tutti i sensi, nella fattispecie quelli della vista, che è collegata al cervello, prosegue e si conclude in questa ultima composizione, estiva, rovente, straripante, armata di coltello. Spero non ultima. Ora abbiamo la sensualità invernale! Interessante anche lo svelamento dell'autoironia. Bellissimo inganno per i supponenti, come me! Ma cercando una qualche realtà sottintesa: il testo, sostenuto da un ritmo ascendente che si coniuga, come nella tradizione, al senso della morte inteso come abbandono ultimo. Non necessariamente funebre. Chissà perché mi sovviene il Bolero di Ravel o l'Apprendista stregone di Dukas. Per pietas, se rispondi, non chiamarmi Poeta con la p maiuscola. Mariano

il 05/12/2017 alle 19:52

sottoscrivo il commento di Zordoz, mi trova d'accordo in pieno. complimenti, bravissima

il 25/02/2018 alle 18:58