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Pubblicata il 24/08/2017
Quattro cigni spelacchiati nello stagno
ruotano veloci attorno al gorgo
e ne crepitio d’un breve istante
cinguetta lontano un vecchio passero.
il fumo delle sigarette di due vecchi beoni
sale al cielo assieme ai loro discorsi
troppo ricchi d’inedia per volare via
ma non così pesanti da risalire la china
e sfiorare le nubi in cielo, solleticandole.
dita fini, gambi di margherite secche,
sfiorano lievemente il petto
percorrendo la pelle di seta dal collo
fino ad arrivare, velocemente, all’ombelico.
nessun segnale, nessun orario,
è chiuso ma non per turno.
per due soldi, poco più in là,
è sempre aperto.
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Molto toccante!

il 24/08/2017 alle 23:54

lirica carina

il 26/08/2017 alle 17:07

Bel colpo d'occhio su uno spazio, presumo, cittadino e partecipazione alle vicende dei suoi attori con perfetta chiusura. Complimenti

il 12/09/2017 alle 21:57