Il volto di talco
la pelle fragile di seta
ogni notte persa nella luna
precipita nei crateri
tra stelle morte
dalla luce cadaverica
nel pallore di un sogno
smembrato dall'angoscia
bambina di mille anni
occhi come specchi rotti
il disincanto nudo sulle lenzuola
ma la paura sta andando via
la lametta rossa tra le dita bianche
danza ormai sui polsi
e calore sulle mani
lento scende lo strano sonno
sul corpo bagnato
indugia curioso e maligno
il riflesso freddo di Iside
da un riquadro di finestra
addio piccola Isabelle