PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/01/2003
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Caos
Confusione
L'ego alla luce
come ramo secco
Chi sono
Che debbo
Donde vado?

Il mio cuore
è colmo d'amore
Ma non trabocca
Può la mia coppa
contenere
il Cristo Solare?

Solo l'unghia
ho raccolto
L'ombra di un ombra del mignolo di Jeova
in una notte di plenilùnio
VOGLIO UNA SPADA
Devo ammazzare il tempo
Culla dell'ego
che in cuor mio
ancor mi inganna
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Bella...la tua sincerità è molto entusiastica e magnetica...bravo!
..Da akasha..a akhanda (la tua prossima?)
un abbraccio
albachiara

il 17/01/2003 alle 09:32

Nell'infinito etere LA DOMANDA di chi cerca la Luce... bellissime immagini che esaltano la decisione di questa ricerca con l'evidenziazione della richiesta della spada, che deve sciogliere i nodi gordiani del dubbio e dell'ignoranza.
Complimenti!
Un caro saluto
Axel

il 17/01/2003 alle 09:48

Poesia di bellissima intensità e coinvolgimento, tutta volta alla ricerca della sublime conoscenza, all'arminia dello spirito, al superamento dell'io "che inganna". Filone "d'oro" caro Malcom. Un caro saluto.
Max

il 17/01/2003 alle 14:19

La tua è una Poesia davvero! molto bella ed argomentata nel suo fluire "é tipica di te e delle tue idee" mi piace molto! il suo domandar/chiedendo.

Solo un piccolo appunto= "Jeova" è, in particolare ,caro ai testimoni di geova i quali affermano "Errando" che questo sia il vero nome di Dio e la sua pronuncia, noi invece sappiamo che il Tetagramma "YHWH" Nulla ha chè vedere con la sudetta pronuncia e "Forse" andrebbe pronunciato così "Yahweh"
Ciao,Mauzio

il 17/01/2003 alle 23:09

...e con spada
di luce
briciole di attimo
infilzerò
che il cuore mio
rinsecchiti respiri
tracimerà....

un bacio cri

il 17/01/2003 alle 23:14

Grazie Alba
non ho ancora scoperto l'akhanda,sono come un colino con tanti buchi,puoi darmi qualche indicazione?
Un bacione

il 17/01/2003 alle 23:59

Ti ringrazio Axel
Un salutone

il 18/01/2003 alle 00:01

Grazie Max
Un salutone anche a te

il 18/01/2003 alle 00:02

Jeova è il nome dato allo spirito di Cristo che apparve a Mosè di notte in luna piena su di un rovo infuocato.La differenza è che Cristo irradia la sua luce direttamente dal sole,mentre nel caso di Jeova la sua luce è la luce del sole riflessa dalla luna.(Questo secondo l'akasha che è la storia vista da veggenti attraverso lo spirito)Quindi il mio Jeova è riferito al Jeova ebraico.Sempre secondo l'akascia Cristo non è Dio ma é lo spirito guida che si incarnò in Gesù terreno.
Appena ci vediamo potremmo parlarne più profondamente
Ciao Mau

il 18/01/2003 alle 00:13

Sei deliziosa Seta
un bacione

il 18/01/2003 alle 00:14

Carissimo sono appena arrivato e non ti devi scusare affatto visto che anche io ho momenti in cui posso dare e momenti come questo in cui ho poco tempo a disposizione.
La poesia è il ritorno ad un Gesù visto con lo spirito più che con gli occhi. é un Gesù che ha la i sè Budda L'illuminato,Zaratustra il fanciullo,e IL Cristo Luce prima del nostro sistema solare.Ho amato sempre Gesù,ed ora mi accorgo che ritornando a lui posso amare tutti questi perchè Egli è l'essenza incarnata della Loro fusione.
Ciao Bando.

il 18/01/2003 alle 00:39

Il mio "Tetagramma" è Ebraico. (conosco il tuo narrato) mi riferivo solo al nome.
Mau

il 18/01/2003 alle 02:40