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Pubblicata il 11/08/2017
Girando in giostra a Genova con un
giovane gitano di nome Giangiacomo, col suo cane Giobatta, giurai che mai più avrei giocato alla gibigiana in ginocchio su un gradino di granito di un garage di Gubbio del genero di Giuseppe Garibaldi, dal fare un po' gradasso, vestito con un gilet giallo piuttosto grezzo e grossolano.
così mi gratificai con una granita
ghiacciata al gusto ginger mentre
sulla graticola friggeva un galletto
guarnito di semi di girasole e salsa
guacamole, col sottofondo di un
giradischi Grundig che gracchiava
come un grifone della Garfagnana,
le cui grida fecero accorrere un
guardiano di un gregge di guanaco
giunto dal Guatemala nel mese di giugno,dopo la guarigione da una grave forma di gastroenterite dovuta ad un germe del Gabon diffuso da un gruppo di gorilla dal grosso gargarozzo.
fu una giornata gravosa e così
stremato, dopo un gargarismo, mi
bevvi una gazzosa a garganella
lessi il Gazzettino, misi il gel
un garofano all'occhiello e, con
fare gattopardesco, mi recai dal
mio garagista di nome Gandhi che
era stato gambizzato in una gita in
gallura e ritirai la mia moto Gilera
gt color giallo Gauguin.
girai per giorni e giorni tranquillo
come un gasteropode fino a Ginevra, tra campi di gardenie e di ginestre, in compagnia di un ginecologo di Giava e di una giovane gravida di nome Gigliola tutta vestita in georgette.
in generale fu una gita gradevole e,
alla sera, mi gettai in un giaciglio
come Gesù in una greppia,
piluccando groviera e gorgonzola
con un buon Grignolino, gratificato
dai graditi saluti di un guru del Gange di nome Gogol con la foto del suo gatto di nome Gozilla.
grazie!
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Io ti darei un premio!

il 11/08/2017 alle 10:27

bravo :-)

il 11/08/2017 alle 17:06

una prosaicità stupefacente! complimenti!

il 12/08/2017 alle 16:18