Il deserto psichedelico, duro, violento, cantilenante
nel pomeriggio brado, ispira il verso caustico
nei confronti dell'attesa scorticante, musica da strizzare occhi
i miei, svegli in attesa di un crepuscolo lontano.
sono morto, ma non ditelo a nessuno!
rabbia cruenta, vado contro il mio tempo, nudo, arbitrario.
ho conosciuto la bellezza, effimera, come le cose di questo mondo
ha colpito la mente e dà colpi con un pendolo di saggezza.
cosa mi bolle in pentola? Be', prima di tutto una di queste notti
dialogherò con le stelle più attive, più sagge
parleremo dell'ingiustizia che regna in questo mondo di cani ubriachi
e cagne intrattabili e infedeli. Una volta finita la conversazione
digerirò la poesia, la rivolterò, la regalerò
perché dove l'ho presa non si paga per averla. Ora e per sempre.
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