Nella piazza le chitarre aspeggiate
da nomadi dai pantaloni rattoppati
hanno una voce roca, alcolica
cantano la libertà
sognando le catene spezzate.
che bella esibizione, ascolto!
e non suono niente
canto in libertà
nella vecchia
via della piazza.
scordo lupi e denti rognosi
aguzzi e letali
sicuro che si sono estinti
morti nella malinconica ilarità.
non capisco perché il sole
tende a sorridere
più del solito
è bello il sole del presente
canto e canto
e il passato sotto vuoto.