PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/07/2017
Cotruii il mio cielo
con ali acide
e viaggiai oltre
questi stupidi confini
che legano i polsi

quell'ultimo volo
dove osano le aquile

in picchiata senza timore

quell'ultimo volo
e mai più fui così in alto

presumendo perfino un dio

poi mi sfracellai
ridendo nel sogno,
il risveglio però fu amaro
sul solito letto
sudato di noia

un sole atrofizzato
attendeva alla finestra

sotto ,la strada grigia

passanti come formiche,
la massa di noi piccoli esseri

ed io con ancora dentro
il brivido di uno splendido decollo

assolutamente irripetibile

come angelo in ginocchio,
inchiodato al suolo

ancora piango, orfana di paradisi
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Spero sia stato l'ultimo!

il 26/07/2017 alle 12:17
373

la prima strofa, ma anche la chiusa.. veramente bella. ultimamente il tema del sogno prevale molto.. mi piace.

il 26/07/2017 alle 15:57

orfani sempre, nella solitudine umana...

il 26/07/2017 alle 19:00

Yes Sir, ma è stato splendido :)

il 26/07/2017 alle 22:19

Grazie 373, sono in fase onirica ;)

il 26/07/2017 alle 22:20

Ma che carino ,grazie Far :)

il 26/07/2017 alle 22:21

Non saremo umani per sempre...Ax... ;)

il 26/07/2017 alle 22:23